Trasparenza 2022

L’Officina delle Culture è un’associazione di promozione sociale fondata nel 2015 con codice fiscale e partita iva 13485951001 da

Carla Romana Antolini (presidente); Michela Becchis e Fulvio Ianneo (socio dimissionario)

dal 2021 con il rinnovo dello statuto fanno parte del direttivo: Carla Romana Antolini, Michela Becchis, Parisa Modjtahed Nazari

I soci sono volontari e non percepiscono compensi

L’associazione Officina delle Culture ha ricevuto nel 2021 i seguenti finanziamenti

04/02/2021  5.500,00 euro, mandato di pag. Lazio Crea sostegno alle associazioni culturali

28/04/2021 9.998,00 € Ministero della Cultura. benef. dm 188

10/05/2021 6.000,00 € sostegno per attività di promozione culturale ed animazione territoriale Regione Lazio- saldo

25/05/2021 2000,00 € Agenzia Entrate art. 1 dl n. 41 del 2021

08/06/2021 19.200,00 € mandato di pagamento Comune di Roma. Contributo assegnato con d.d. nr 1130 del 17/05/2021 Avviso Pubblico Eureka 2020-2021-2022

24/06/2021 2.000,00 € Ag. Entrate Urgenza Covid contributo art. 1 co. 1 n.73 del 2021

05/08/2021 9.998,00 bonifico MBBAACC, contrib. bando Covid 16 aprile 2021 n.162 ddg 7 maggio 2021 n 661

25/10/2021  8985,60 € Comune di Roma mandato 01493110000001 d.d. rep. n. qd2352 del 15/12/2020 erogazione saldo 9360,00 Bando Programmi

17/12/2021 6304,00 € – Parco Archeologico di Segesta – saldo fattura 4 – antigone

21/12/2021  4535,20 € contributo Covid dm188 2021

MEMBRI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

CARLA ROMANA ANTOLINI CONFERMATA PRESIDENTE CON VERBALE DEL 16/01/2022 HA SVOLTO INCARICO GRATUITAMENTE ED HA PERCEPITO COMPLESSIVI 7618,00 € NEL 2021 PER UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE.

MICHELA BECCHIS CONFERMATA VICE PRESIDENTE CON VERBALE DEL 16/01/2022 HA SVOLTO INCARICO GRATUITAMENTE ED HA PERCEPITO 4808,00 € PER PROGRAMMAZIONE

PARISA NAZARI SEGRETARIA NON HA PERCEPITO COMPENSI

CURRICULA

CARLA ROMANA ANTOLINI Studiosa di teatro contemporaneo, organizzatrice culturale, giornalista ufficio stampa di spettacolo dal vivo, laureata in Storia del teatro all’Università La Sapienza di Roma a pieni voti e poi specializzata in Studi Africani presso l’Isiao. Un estratto della tesi Le nuove generazioni del teatro degli anni Novanta è pubblicato in Biblioteca Teatrale, edizione Bulzoni.

Ha scritto di teatro per Liberazione, di cui è stata responsabile della pagina spettacolo dal vivo dal 2000 al 2004, Time Out, La critica, Ultime Notizie, Primafila e Colpo di scena.

Nel 2004 firma con altri sei giovani critici Il Manifesto dei critici impuri.

Sua la cura nel 2008 del libro Andrea Cosentino. L’apocalisse comica. (Editoria e Spettacolo)

Appassionata delle molte culture presenti a Roma, fa parte del Comitato per un Centro Interculturale a Roma, riceve il premio Propatria. Festival dei Talenti rumeni per la diffusione della cultura rumena in Italia. Fonda nel 2015 con Michela Becchis e Fulvio Ianneo l’associazione di promozione sociale Officina delle Culture con cui organizza diversi festival ed eventi. Nel 2018 esce il libro a sua cura, Margine e Merviglia. La scena corporea di Marcello Sambati, edito Editoria e Spettacolo.

Per Officina delle Culture elabora diversi progetti, finanziati da Municipi, Comune di Roma Regione Lazio e Ministero della cultura.

MICHELA BECCHIS

Michela Becchis, nasce a Roma e qui si laurea in Storia dell’Arte Medievale. Storica e
critica d’arte, ha insegnato nelle università de L’Aquila, di Chieti, di Roma “Tor Vergata” e
all’Istituto Universitario “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Ha collaborato con l’Istituto
Universitario Internazionale di Fiesole, con la Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”
(Università di Macerata), con la sede italiana del RISD (Rhode Island School of Design).
Si occupa da molti anni di Didattica della Storia dell’Arte avendo insegnato tale materia nei corsi SSIS, TFA, PAS presso l’Università degli Studi di Chieti e di Tor Vergata (2003-2015). a tal proposito pubblica A che serve la Storia dell’Arte?, in È tempo di cambiare. Nuove visioni
dell’insegnamento-apprendimento nella scuola secondaria, a c. di C. Pontecorvo, 2017.
Ha sempre diviso i suoi studi e le sue ricerche tra l’arte medievale e quella contemporanea dando vita a un curriculum volutamente eterogeneo. Cura e scrive infatti di argomenti che spaziano dalla pittura senese del XIV secolo (Pietro Lorenzetti, Silvana ed.) e le artiste oppositive al concetto di postcolonialismo (in Femme, Ed. Bordeaux), dalla cultura figurativa dell’Italia del Sud agli albori del XV secolo (Il Tramonto degli Angioini, Pet) alla possibile identificazione di un’arte contemporanea al femminile (Femme, cit.). Ideatrice e curatrice dal 2011 della collana TAC Tomografie d’Arte Contemporanea. Cura ed è nei comitati scientifici di mostre di arte medievale (da ultimo L’ALTRA GALLERIA. Opere dai depositi della Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, 22 settembre 2018 – 6 gennaio 2019 e in preparazione Art of the Middle Age between Umbria and Tuscany, Museo Statale
dell’Ermitage, San Pietroburgo, maggio-agosto 2021) e contemporanea (da ultimo Materia Prima, 10 artisti in dialogo di pittura, scultura, installazioni e fotografia, Livo (TN), 22 giugno-23 settembre 2019) Intesse rapporti con artiste e artisti che segue nel loro processo ideativo in modo continuo, dialogante e urticante secondo l’indimenticata lezione di Carla Lonzi. In tutti casi nutre particolare interesse al rapporto tra arte, storia e movimenti politici e alla circolazione dei modelli figurativi e linguistici inter e transculturali. Con l’Associazione Officina delle Culture (Michela Becchis e Carla Romana Antolini) vincendo i bandi per Estate Romana, Notte dei Musei, Contemporaneamente, Eureka!, cura rassegne che contaminano generi diversi e culture artistiche diverse unendo in sperimentazioni visive, teatrali, performative, musicali, artiste e artisti provenienti da diverse parti del mondo. È codirettrice, con Elisabetta Portoghese e Manuela De Leonardis, del Festival Internazionale di Fotografia di Castelnuovo di Porto.
Scrive per Il Manifesto, S-Definizioni e ArtAPart.

PARISA NAZARI è nata a Teheran ed ha eletto l’Italia a sua casa dal 1996. Laureatasi in Farmacia all’Università degli Studi La Sapienza ha dato vita, tra le altre cose, all’associazione “Donne per la dignità” nel 2011, insieme ad altre quattro donne, iraniane ed italiane, allo scopo di “promuovere la conoscenza di un paese come l’Iran la cui cultura millenaria è troppo spesso subordinata alle vicende politiche”. Organizza mostre, concerti e seminari, anche attraverso il coinvolgimento di iraniani approdati in Italia, musicisti ed artisti, che desiderino farsi conoscere. Parisa è anche tutor di lingua persiana presso la Biblioteca Rispoli a Piazza Venezia.