Fermenti – dal 15 al 17 novembre 2025

Dal 15 al 17 novembre al Teatro Elsa Morante e alla Biblioteca Laurentina Officina delle Culture, in collaborazione con Dieciquindici aps, Consulta della Cultura Municipio Roma IX, BistròBand e Liminateatri presenta Fermenti, una rassegna con più di trenta eventi ad ingresso libero che avvicina le culture e mischia le discipline, accarezza il margine e fa fiorire la meraviglia, unisce nell’ascolto e nel rispetto reciproco.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi – ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
I Fermenti trasformano, sono irrequieti, provocano la riflessione e non fanno dormire tranquilli ma svolgono funzioni benefiche per la salute umana. La manifestazione promuove lo spettacolo dal vivo con eventi di musica, teatro e danza, ma anche laboratori, performance, incontri e sconfinamenti nell’arte visiva. Abita la Biblioteca Laurentina e il Teatro Elsa Morante in una lunga festa che darà la possibilità di vivere lo spazio in tutte le ore, a tutti i pubblici possibili, di ogni fascia d’età e di ogni provenienza etnica. Fermenti guarda all’oggi, ai nostri difficili giorni, scegliendo l’approfondimento per combattere lo stereotipo e non far sentire escluso nessuno parlando diverse lingue del mondo.


Fermenti promuove anche Fermenti short docs una rassegna/concorso di cortometraggi per celebrare il cinema del reale a cura di Jean Hilaire Juru dove una qualificata giuria premierà il miglior corto. ( 16 novembre)
E dopo due Incontri di Project management di spettacolo dal vivo, ma ancor meglio multidisciplinari, dedicati alla crescita e formazione di nuovi operatori culturali (6 e 13 novembre) la manifestazione si concentra sul teatro e la danza.
Il teatro agito con bambole di pezza per raccontare la biografia di una profuga iraniana Tra le trame dei tessuti. Storie di donne dall’Iran di e con Shahnaz H. K., metterà anche in moto numerose biografie in un laboratorio di Storytelling. Ai bambini sarà poi dedicato il laboratorio di collage e riciclo di stoffe usate dell’artista iraniana. Luisa Merloni si esibisce in Aristotele’s Bermuda, un assolo comico che unisce il rapporto diretto con il pubblico al racconto sociale, alla costruzione di un discorso fatto di rovesciamenti di senso e paradossi. Simone Natali e Fausto Paravidino propongono Something stupid un tentativo di acchiappare la vita e di ficcarla nel teatro. Un esperimento legato al nostro presente, al bisogno molto cocente di usare il teatro per capire chi siamo e costruire comunità.
Fermenti vuole scardinare i pregiudizi e sperimenta metodologie culturali aggregative combattendo gli stereotipi come nell’incontro curato dall’associazione QuestaèRoma che sceglie di raccontare L’Asia che non vediamo in tv. (15 novembre)
Tra teatro e danza Abraxateatro in Timotica immagina di abitare la cinquantunesima città invisibile di Italo Calvino. La premiazione del miglior cortometraggio sarà festeggiata con il rap di Alex Archer. E la festa continua con le musiche balcaniche e mediorientali di Amorklab. (16 novembre)
Tracce visive di Fermenti è una cerimonia di consegna al territorio delle opere realizzate durante il festival. Il workshop di Gaio Ariani, Evolving Plectrum Ensemble invita i musicisti di strumenti a corde partecipanti a partire da repertori e timbri tradizionali, interagendo con sistemi sonori contemporanei di composizione in real-time quali il live looping, il field recording e il processing audio. Conclude la rassegna lo spettacolo di danza contemporanea Meta-Morphing di e con Edoardo Maria Bellucci, Mara Capirci, Michael Incarbone. (17 novembre)

Officina delle Culture APS presenta

FERMENTI

dal 15 al 17 novembre 2025

EVENTI A INGRESSO GRATUITO

presso Biblioteca Laurentina/Teatro Elsa Morante

Piazzale Elsa Morante – Municipio IX

per arrivare: bus 723, 724, 779

INFO E PRENOTAZIONI – info@officinadelleculture.org

www.officinadelleculture.org

📅 6 novembre 13 novembre
📌 Ore 15.00 • laboratorio – incontro
CORSO LABORATORIALE DI PROJECT MANAGEMENT DEGLI EVENTI ARTISTICI E CULTURALI
a cura di Carla Romana Antolini, Michela Becchis, Bibi Portoghese
Un breve percorso per ragazze e ragazzi per acquisire le prime competenze per pianificare, organizzare e gestire progetti ed eventi artistici e culturali alla luce della sempre più praticata relazione fra le arti e lo spettacolo. Il laboratorio vedrà la partecipazione di alcuni artisti protagonisti di “Fermenti” in dialogo con i project manager di “Officina delle Culture” e DIECIQUINDICI.

GIORNO 5

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 10.00 • laboratorio
PATCHWORK Laboratorio
con Shahnaz H.K.
L’artista e sua figlia usano bambole e libri di stoffa per raccontare una biografia, con bambini dai 7 ai 10 anni utilizzando la tecnica del patchworking, si ricostruiranno storie colorate.

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 17.00 • performance – arte
TRA LE TRAME DEI TESSUTI. STORIE DI DONNE DALL’IRAN
Interpreti Donatella Avellino, Simonetta Bologna, Shiva Boroumand, Shahnaz H.K., Luca Modesti. Drammaturgia, arazzi e bambole Shahnaz H.K., regia Claudia Sorrentino
La performance racconta la vita di una donna iraniana attraverso un’azione multidisciplinare che fonde arte tessile, musica dal vivo, danza e poesia persiana il tutto con una continua interazione con il pubblico.

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 18.00 • laboratorio
LABORATORIO DI STORYTELLING
con Shahnaz K. H.
Attraverso un lavoro collettivo di autonarrazione compiuto tramite l’uso di stoffe l’artista invita le donne partecipanti a confrontarsi con culture diverse, a superare le barriere linguistiche e a creare una sorta di tessuto fatto di scambi culturali, generazionali e interreligiosi.

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 19.00 • incontro – diritti
L’ASIA CHE NON VEDIAMO IN TV
a cura di Questa è Roma

L’Associazione culturale e sportiva “QuestaèRoma – contro le discriminazioni” presenta “L’Asia che non vediamo in TV”: un format storico con lo scopo di superare l’immaginario eurocentrico predominante rispetto ad altri continenti del mondo.
“QuestaèRoma” è un’associazione che si occupa di emarginare ogni forma di discriminazione attraverso l’arte, le attività ricreative e la cultura. L’associazione è stata fondata nel maggio del 2013 ed è tuttora composta da giovani provenienti da paesi e contesti socioculturali diversi. Da oltre 12 anni organizza eventi culturali, sportivi, artistici, nonché campagne di sensibilizzazione e dibattiti su temi dell’attualità per costruire una società aperta, giusta e accessibile.

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 21.00 • spettacolo – teatro
ARISTOTELE’S BERMUDA
di e con Luisa Merloni/coreografia Sarah Sammartino
“Aristotele’s Bermuda” è un assolo comico che unisce il rapporto diretto con il pubblico al racconto sociale, alla costruzione di un discorso fatto di rovesciamenti di senso e paradossi il tutto legato ad un improbabile ma salvifico incontro con Aristotele in un vagone della metropolitana che metterà sotto nuova luce il matrimonio, la religione, la questione di genere.

📅 Sabato 15 novembre
📌 Ore 22.00 • spettacolo – teatro
SOMETHING STUPID
con Fausto Paravidino e Daniele Natali
“Something Stupid è un esperimento, vorremmo che continuasse ad esserlo svicolando da quella formalizzazione che spesso rende morte le cose che prima erano vive. Visto che per il momento è stato fatto una volta e mezza speriamo non ci sia ancora troppo pericolo.
Something Stupid è una cosa fieramente non provata e non scritta. È un tentativo (non ancora disperato) di acchiappare la vita e di ficcarla nel teatro. La vita la cerchiamo in questo caso nel presente, nell’improvvisazione, nel pubblico, nella situazione, a volte persino in quella cosa vecchia che è l’attualità. È un esperimento legato al nostro presente, al bisogno molto cocente di usare il teatro – now più che mai – per capire chi siamo e costruire comunità, insomma, per fare quella cosa quasi illegale di trovarci insieme in un posto e parlarci. Non è stand up, non è prosa, non è monologo (l’ultima volta eravamo in due) e non è un’assemblea. È Something Stupid. Spesso fa ridere perché parlarsi è spesso una cosa buffa. Ogni tanto –involontariamente! – fa pensare perché nessuno può impedire all’essere umano di farlo. Non possiamo dire di più, vi racconteremo di cos’era l’ultima volta ma era un’altra volta. Non vediamo l’ora.”

📅 Domenica 16 novembre
📌 Ore 17 • rassegna – cinema
FERMENTI SHORT DOCS. 4
a cura di Jean Hilaire Juru

📽 In giuria Andrea Arena regista/produttore/documentarista, Giulia Giorgi direttrice Artistica HHCF, Davide Crudetti regista/presidente “Zalab”, Kwanza Dos Santos diversity manager/fondatrice di “Questa è Roma”
Ultima giornata di Proiezioni e Premiazione del miglior cortometraggio. Le tre categorie di giurie voteranno tramite qr code il cortometraggio migliore, il quale vincerà un premio in denaro di 500 euro. Al termine della premiazione ci sarà un incontro tra i registi, e le giurie, e il pubblico. Quest’ultimo, se lo vorrà, sarà parte della giuria popolare. I vincitori del corto riceveranno un premio.

📅 Domenica 16 novembre
📌 Ore 18 • concerto – musica
ALEX ARCHER
Giovanissimo musicista inglese di madre italiana che si forma nella scena underground di Manchester nel confine tra le diverse culture.

📅 Domenica 16 novembre
📌 Ore 20 • spettacolo – teatro
TIMOTICA. EMOZIONI DA UNA CITTA’ INVISIBILE
drammaturgia e regia Emilio Genazzini. con Massimo Grippa, Elisa Angelelli, Daniela Nisi, Chiara Tarquini, Viviana Simone, Elena Zanchetta. musiche Lorenzo Ortiz Gallo

“TIMOTICA” è “LA CITTÀ DELLE EMOZIONI”, una ipotetica 56esima città invisibile, nominata secondo la scelta di Calvino con un nome femminile di derivazione greca o comunque antica è ideata e concepita in linea con le altre 55 e declinata infatti in altre sette città, secondo i colori dell’arcobaleno, e in tre città secondo alcune emozioni primarie dell’essere umano.
La città contiene le passioni e le sensazioni dei suoi abitanti “come le linee d’una mano, esibite nelle vie immaginarie, mostrate attraverso le griglie delle finestre, rivelate nei ballatoi delle scale, riportate sulle panchine dei parchi”.
Il punto di partenza di questa sperimentazione è stato quello di non pensare nei termini usuali ma, ispirati da Calvino, di costruire questa serie di città come un “territorio performativo” immerso nei colori dell’arcobaleno, in cui gli interpreti/abitanti potessero agire in costante movimento, comunicando le diverse emozioni, da cui sono pervasi: l’animo, l’emozione, la forza che deriva da moti interiori. Un’onda, che rifluisce dai ricordi e dalla volontà di offrire sorprese, in cui i personaggi si incontrano, si perdono e si ritrovano. La particolarità che ha contraddistinto questo lavoro è il campo artistico di confronto che si è voluto immaginare, elaborando un dialogo appassionante tra il teatro e la danza per trovare fra essi una terza possibile via.

📅 Domenica 16 novembre
📌 Ore 21.30 • spettacolo – musica
AMORKLAB
cast artistico: Federico Pascucci (sax tenore, clarinetto turco), Mauro Vallesi (tromba), Giacomo Serino (tromba), Marco Severa (sax baritono), Federico D’Angelo (basso tuba), Pier Sante Falconi (tapan, davul), voce della talentuosa cantante turca Selen Çapacı.
Gli Amorklab condurranno il pubblico in un viaggio musicale che segue le orme delle orchestre gitane, trasmettendo tutta l’essenza passionale della musica dell’Est, grazie alla creatività di solisti profondamente radicati nel jazz e nella tradizione musicale europea.
Un ensemble di musicisti di grande esperienza in cui la potenza della fanfara si fonde con un repertorio caleidoscopico che abbraccia le diverse sfaccettature della ricca tradizione balcanica intrecciandosi con raffinati arrangiamenti di brani classici e composizioni originali.

📅 Domenica 16 novembre
📌 Ore 23.00 • jam session – musica
JAM SESSION – MUSICHE MEDIORIENTALI
con Federico Pascucci, Federico D’Angelo, Giacomo Serino

Gli artisti di Amorklab incontrano i musicisti in un set di concerto di tradizione mediorientale guidando una jam session in uno spazio di condivisione attraverso l’inclusività e la libertà espressiva del palco aperto tipica e importante nella storia della musica jazz. Apriranno la jam session una formazione in trio di Amorklab.

📅 Lunedì 17 novembre
📌 Ore 15.00 • incontro – arte
con Claudia Borgia, Alex Zoboli, Leroy S.P.Q.R. ‘dam
Incontro con gli artisti ed i partecipanti al laboratorio fotografico per donazione delle opere prodotte al Municipio Roma IX.

📅 lunedì 17 novembre
📌 Ore 16.00 • musica e formazione
ENVOLVING PLECTRUM ENSEMBLE
insegnante Gaetanp (Gaio) Ariani
Il workshop “Evolving Plectrum Ensemble” è un’esperienza di gruppo immersiva dedicataa musicisti aperti ad esplorare le possibilità sonore degli strumenti a plettro.
L’obiettivo è quello di partire da repertori e timbri tradizionali, interagendo con sistemi sonori contemporanei di composizione in real-time quali il live looping, il field recording e il processing audio. L’intento è di stimolare il processo creativo grazie alla sinergia di repertori e timbri tradizionali con tecnologie e sistemi contemporanei di composizione quali live looping, field recording e processing audio.
La collaborazione tra strumentisti a plettro potrà creare ensemble stabili in cui strumenti tradizionali come l’oud, il koto, il bouzouki possano diventare protagonisti di paesaggi sonori contemporanei in performance dal vivo o anche in sonorizzazioni di film muti storici.

📅 Lunedì 17 novembre
📌 Ore 21.00 • spettacolo – danza
di Edoardo Maria Bellucci, Mara Capirci, Michael Incarbone
performance Marina Bertoni, Michael Incarbone
musiche Edoardo Maria Bellucci
sguardo esterno Erica Bravini
Meta – Morphing è un ambiente fisico sonoro, irrimediabilmente entropico, un viaggio immaginario nell’evoluzione della materia di due corpi. Così come la roccia erosa dal passaggio dell’acqua, stratificata per mezzo di temperature inimmaginabili e pressioni millenarie, accade un “metamorfismo” del corpo della pelle, nei riverberi articolari, nei segreti accordi tra le intelligenze
muscolari. Le due entità, roteanti e orbitanti, fragili e volitive, attraversano strati energetici consequenziali, in cui l’esperienza della temporalità è altamente manipolata. Ogni evento agito e subito mette in atto una riconfigurazione del sistema in un continuo adattamento della dualità ad una volontà unifica.

Incontri con il cinema buddhista al Nuovo Cinema Aquila

Screenshot

Dopo aver fatto tappa a Cagliari e Perugia a Roma si svolgeranno gli Incontri con il Cinema Buddhista alla terza edizione, realizzati da Fondazione Maitreya e Asiatica Film Festival, con il contributo dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana. La rassegna che presenta il buddhismo come religione, disciplina, filosofia, teologia, mitologia e tradizione propone undici opere tra fiction, documentari e un cortometraggio, provenienti dal Bhutan, Cina, Germania, Giappone, India, Italia, Myanmar, Nuova Zelanda, Olanda e Spagna. Al Nuovo Cinema Aquila a Roma dal 29 novembre al 1 dicembre verranno proiettate tutte le opere accompagnate da presentazioni e incontri. La selezione di questa terza edizione intende offrire, oltre che opere di ambiente buddhista, anche film che possono essere avvicinati a temi cari all’insegnamento del Buddha. Incontri per conoscere il pensiero di questa espressione religiosa e scoprirne le tradizioni dei paesi in cui è maggioritaria e i nuovi autori creativi che hanno saputo condividere con immagini e parole questa esperienza spirituale.

In anteprima, sul grande schermo dal Regno del Bhutan Pig at the crossing del maestro spirituale Khyentse Norbu, Lama buddhista, scrittore e regista, acclamato dal suo esordio con “The Cup”, distribuito con successo anche in Italia, fino a “Looking for a Lady with Fangs and a Mustache” proiettato nella prima edizione di Incontri. Dopo la morte improvvisa in un incidente di motocicletta del giovane protagonista, il film esplora l’idea buddhista dell’esperienza “del bardo” (post-morte) attraverso un realismo magico, un’improvvisazione creativa nella narrazione, nella regia, realizzata da molti aspiranti registi e giovani tecnici bhutanesi.

Dal paese più lontano a sud-est dell’Australia, la Nuova Zelanda, I am the river, the river is meè un invito a riflettere sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda, soprattutto con la natura.Per i Māori, il fiume Whanganui è un essere vivente – il loro antenato. Questa convinzione è stata istituzionalizzata dalla legge neozelandese. Riconoscere al fiume una personalità giuridica è un modo di protezione ambientale per il fiume e un modo per convalidare legalmente la visione del mondo Māori. Diretto e filmato anche con troupe maori da Petr Lom cosmopolita regista buddhista cecoslovacco-canadese, il documentario è un appello all’unità e l’affiatamento, al riconoscimento che siamo tutti, letteralmente e metaforicamente, sulla stessa barca.

Dalle montagne dell’Himalaya Snow Leopard storia di come persone e animali vanno finalmente d’accordo, storia di una compassione, una sollecitudine e di un amore impareggiabile, come quello dell’autore regista Pema Tseden in questo suo ultimo film. Pema Tseden, uno dei registi più emozionanti e stimolanti emersi e acclamati in questo nuovo millennio, è stato il primo tibetano a diplomarsi alla prestigiosa Accademia del Cinema di Pechino; con i suoi film realizzati nella regione autonoma del Tibet ha costituito il nucleo della comunità cinematografica tibetana riconosciuta in Cina e nei festival internazionali.

Del ciclo buddhista di morte e reincarnazione il “samsara” non è una visione univoca. Incontri presenta due versioni cinematografiche, due narrazioni e interpretazioni, entrambe dal titolo Samsara, la prima indiana, diretta da Pan Nalin, girata in Ladakh, Kashmir film cult del 2001, e Samsara di Lois Patiche accompagna lo spettatore nei templi e i fiumi del Laos insieme a dei monaci adolescenti, per incarnarsi in Tanzania sulle spiagge di un villaggio di pescatori musulmani.

Dal Giappone il documentario Carving the divine dove il maestro Koun Seki è determinato a tramandare la sua arte Busshi alle generazioni future, termine giapponese per artisti buddhisti specializzati nella scultura di immagini in legno per i templi. Veniamo così trasportati in un viaggio attraverso una cultura diversa da qualsiasi cosa esistente oggi in Occidente. Un accesso senza precedenti ai segreti del Buddhismo Tantrico giapponese Shingon (Vera Parola). Una visione profonda del significato del Busshi all’interno della psiche giapponese e della natura della perseveranza umana. Dall’Ungheria Angry Buddha, documentario del 2015, inedito in Italia, scritto e diretto dal regista tedesco Stefan Ludwig, testimonianza della lunga battaglia nel corso degli anni di Janos, rom, convertito al buddhismo sull’esempio dei dalit, gli intoccabili, del dr. Ambedkar in India, monaco buddhista “arrabbiato” che usa l’umorismo e la propria vitalità per far sopravvivere una comunità, un centro sociale di giovani rom vittime del pregiudizio, oggi, post documentario, chiuso e raso al suolo dalle autorità populiste nazionaliste xenofobe ungheresi.

A tre anni dalla caduta di Kabul in Afghanistan, il giovane regista videomaker curdo iraniano Ayoub Naseri, presenterà il suo documentario d’esordio Il cielo e’ mio, prodotto da Ubi, storia di Aziz, insegnante d’arte afgano padre di due bambini, in fuga dal regime dei talebani, accolto in un monastero storico italiano, con il suo amato figlio disabile Erfan, testimonianza di coraggio e speranza.

Due documentari e un cortometraggio Song of souls diretto e montato dall’artista Sai Naw Kham, e Myanmar Diaries lungometraggio realizzato da un collettivo di filmmakers anonimi sul drammatico conflitto tra giunta militare e resistenza, vincitore del Berlinale Documentary Award, entrambi i documentari testimoniano la creatività nella lotta di un popolo in un paese a maggioranza buddhista. La regista di Song of Soul commovente e ipnotizzante canto doloroso sull’impermanenza, è originaria degli stati Shah del Myanmar dove da oltre sessant’anni infuria la guerra civile. Moe Myat May Zarchi, autrice del corto The Altar è una regista e artista audiovisivo birmana, laureata alla New York Film Academy i suoi film sono stati presentati in festival internazionali e ha esposto in diverse gallerie d’arte, ha anche co-fondato Matter. Audiovisual Lab, la prima piattaforma artistica interdisciplinare e sperimentale in Myanmar. Per cercare di capire di più il martoriato Myanmar, incontro con lo scrittore, saggista esperto di sud-est asiatico Emanuele Giordana.

Come già nelle precedenti edizioni, Incontri presenterà libri, nel solco dell’insegnamento buddhista, “Buddha in 35mm” sarà introdotto da Maria Angela Falà presidente della Fondazione Maitreya, in conversazione con l’autore Augusto Q. Bruni.

 Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – Tutti i film sono in originale con sottotitoli in italiano.

Per info e programma completo: www.asiaticafilmfestival.it
 contatti: asiaticaencounters@gmail.com    info@maitreya.it

PROIEZIONI ROMA NUOVO CINEMA AQUILA

Venerdì 29/11

•⁠ 16:00 ⁠Angry Buddha, Stefan Ludwig

•⁠ ⁠18:00 Presentazione del libro Buddha in 35 mm con l’autore Augusto Q. Bruni –

•⁠ ⁠18:30 Samsara, Pan Nalin

•⁠ 21:00 ⁠Snow Leopard, Pema Tseden

Sabato 30/11

• 15:30⁠ ⁠Il Cielo è mio, presentato dall’autore Ayoub Naseri

•⁠ ⁠ 17:30 Myanmar Diaries, Myanmar Collective

A seguire, intervento di Emanuele Giordana, saggista e scrittore

•⁠ 19:00 ⁠Song of Souls, Sai Naw Kham

•⁠ ⁠21:00 Pig at the Crossing, Khyentse Norbu

Domenica 01/12

•⁠ ⁠16:00 Samsara, Lois Patino

•⁠ 18:30 ⁠I am the river the river is me, Petr Lom

•⁠ 20:30 ⁠The Altar, Moe Myat May Zarchi

•⁠ ⁠A seguire, Carving the Divine, Yujiro Seki