Incontri con il cinema buddhista 2023

Dal 13 al 15 ottobre 2023 al Nuovo Cinema Aquila, al Pigneto la Fondazione Maitreya Istituto di cultura buddhista e Asiatica Film Festival (JCI), con il sostegno dell’otto per mille dell’Unione Buddhista Italiana presentano la seconda edizione di  INCONTRI CON IL CINEMA BUDDHISTA, dove in tre giorni si potranno vedere  gratuitamente 13 film provenienti da Birmania, Cina, Cambogia, Francia, Finlandia, Giappone, Hong Kong, Italia, Malawi, Nepal e Thailandia che presentano il buddismo come religione, disciplina, filosofia, teologia, mitologia, tradizione pittorica e letteraria  tra documentari, fiction e corti selezionati.

Dopo il successo della prima edizione la rassegna continua a promuovere la cultura cinematografica mondiale ispirata al sentiero tracciato dal Buddha, la cui non-violenza affonda le sue radici nella coscienza religiosa dell’uomo. Nella versione appena restaurata in 4K in programma il film più pacifista sul conflitto mondiale: “L’arpa Birmana” diretto dal maestro Kon Ichikawa, il “Frank Capra nipponico”. Nominato nel 1956 all’Oscar come miglior film straniero. “L’arpa birmana” è un’opera magistrale, contro l’angoscia, l’irrazionalità e l’insensatezza della guerra che mostra il potere di chi, senza paura, incarna la pace.

In “Karmalink” di Jake Watchel un ragazzino di Phnom Penh con i suoi amici tra l’uso dell’intelligenza artificiale, sogni di una vita passata e nanotecnologia trasforma la città cambogiana in un luogo dove scienza e metafisica si intersecano; “Dark Red Forest” di Jin Huaquing porta gli spettatori in un’area estrema nel vasto altopiano del Tibet, dove si svolge nei pressi del Monastero Yarchen l’annuale ritiro di migliaia di monache buddiste tibetane, nei cento giorni più freddi dell’anno. Ancora più in alto degli altopiani inesplorati tibetani, tra cielo e terra, un fotografo e un romanziere si confrontano in una maestosa esplorazione in “The Velvet Qeen” di Marie Amiguet e Vincent Munier. In questo luogo spettacolare, nel santuario del leopardo delle nevi, ogni immagine preziosa può trasmettere emozioni e incontri inaspettati: nelle valli e sulle alte cime della montagna dove vige la lealtà spontanea dei duelli del mondo animale.

Storicamente, i monaci buddhisti in India facevano del camminare una parte cruciale della loro pratica quotidiana, rimanendo consapevoli passo dopo passo. “Camminare come Buddha” è una forma di meditazione diffusa anche nel buddismo zen giapponese e coreano. Nel cammino alla ricerca di un maestro eremita, in “The Mountain Path” un giovane appassionato, il regista Edward Burger, incontra monaci, tra le montagne cinesi, apparentemente lontani dal mondo, ma quotidianamente con i piedi sulla terra: la loro saggezza è trasmessa attraverso la pratica della cura del pianeta.                                       

Tra i più famosi e acclamati registi artisti taiwanesi, Tsai Ming Liang con “Walker”, prodotto dall’Hong Kong International Film Festival, fa camminare a capo chino un monaco buddista in meditazione nella metropoli di Hong Kong; i suoi movimenti lentissimi, performativi e imperturbabili nella frenesia della metropoli costituiscono un contrappunto ipnotico. La tunica rossa indossata e agita dall’attore Lee Kang-sheng è una sorta di meditazione camminata, di teatro, di esperienza visuale cinematografica non-narrativa a cui Tsai Ming Liang lavora da decenni.

In “Tukdam: between worlds” Donagh Coleman indaga la soglia della morte in meditazione  che ibrida la vita e la morte a un livello senza precedenti. I buddisti tibetani chiamano tukdam quando i meditatori esperti muoiono in modo consapevolmente controllato. Sebbene siano morti secondo i nostri standard biomedici, spesso rimangono seduti in meditazione, senza cambiamenti fisici e senza decomporsi per giorni. Il fenomeno è documentato in una prospettiva scientifica: inspiegabile per i neuro-scienziati, da indagare per il Dalai Lama, con una serie di dialoghi tra esperti e tradizioni nel tentativo di svelare il mistero del tukdam tibetano.

Ambientato e girato in un remoto monastero nello Stato Shan, in una guerra decennale contro il governo autoritario militare del Myanmar, “Golden Kingdom” ha per protagonisti quattro orfani, giovanissimi monaci novizi, lasciati soli alle prese con la foresta e i suoi fenomeni magici nonché con eventi intrecciati alla politica e storia del Myanmar. Il lungometraggio è stato il primo girato nel breve periodo di riapertura del paese.

Di autoritarismo e orfani ci racconta anche “Buddha in Africa” di Nichole Schafer, dove un adolescente malawiano si trova diviso tra le radici africane e l’educazione cinese autoritaria imposta nell’orfanatrofio. Nel contesto dell’espansione della Cina sul continente, “Buddha in Africa” offre le stridenti contraddizioni sulla visione del futuro dei giovani africani divisi tra due culture, due identità.

Di adolescenti nepalesi e della loro gioiosa band confinata su un autobus abbandonato tra le montagne himalayane ci racconta “The Silent Echo”, del regista Suman Sen. “Yomigaeru”,di Alessandro Trapani,è la testimonianza in presa diretta di un viaggio di un musicista jazz dall’Ilva di Taranto a Fukushima, colpita dallo tsunami e dal disastro della centrale nucleare; uno scambio tra la musica di un contrabbasso e le storie che gli abitanti di una natura contaminata offrono al musicista.

Prodotto e girato in Thailandia, Angulimala” è la storia diun personaggio reso folle dalla meditazione per la quale arriva a uccidere chiunque, nell’illusione di alleviare le sofferenze del mondo. Fino all’apparizione, tra luci sfolgoranti, del Buddha che lo conduce alla retta visione. Sorta di thriller psico-furente, l’epico kollosal “Angulimala” verrà proiettato in anteprima nella versione restaurata in 4K.

La tradizione buddista è piena di grandi storie che si adattano bene al cinema, i tre giorni d’incontri seguendo a zig-zag il sentiero del Buddha, vogliono offrire oltre al piacere di un cinema diverso, inedito, presentato sul grande schermo in sala, un viaggio della mente all’insegna della consapevolezza.

Tutte le info sul sito di Asiatica Film Festival

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Ingresso libero fino ad esaurimento posti

13, 14 e 15 ottobre 2023

Nuovo Cinema Aquila

Via L’Aquila 66/74 – 00176 Roma RM
Tel. +39 06 45541398
info@cinemaaquila.it

OFFICINA ESTATE 2023

  • pogramma del festival dal 25 agosto al 3 settembre

Alla Biblioteca Laurentina, in collaborazione con il Woman Life Freedom Italy verrà presentata una serata di arte e spettacolo iraniani. Elnaz Yousefi danzatrice classica  persiana e coreografa sarà accompagnata dal vivo da  Hosna Parsa (kamancheh), Vahid Hajihosseini (santur).

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La giornata dedicata all’Iran prevede due eventi. Qui la musica folcloristica persiana eseguita da Barbad Project composto dai fratelli Reza, Hamid e Navid Mohsenipour, ormai noti nel panorama musicale italiano e già presentati con successo da Officina delle Culture, saranno accompagnati dalla splendida voce di Ghazal Rad che esplora il canto folclorico ormai da tempo.

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Il sito del gruppo Barbad Project

In una didattica che promuove la condivisione di saperi e il divertimento, in uno spazio aperto a musicisti di tutte le età e tutti i livelli, il noto percussionista Moustapha Mbengue svelerà le tecniche del tamburo, condividendo con i partecipanti le ritmiche africane e la capacità di suonare insieme divertendosi.

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Officina estate ospita un maestro dell’arte dell’incontro tra culture e amante delle periferie, Moni Ovadia che con i Taraf de Metropulitana proporrà Tzigeuner Lied canti e storie per raccontare il viaggio parallelo di due culture musicali come quella ebraica e quella zingara. Una serata veramente da non perdere con una delle personalità più importanti e conosciute del panorama artistico non solo italiano. Attore, regista, scrittore, compositore, musicista, da sempre impegnato e partecipe nei temi più scottanti della società e della cultura del paese: razzismo, povertà, antisemitismo, tutto affrontato con gli strumenti della grande arte, del grande spettacolo. Il concerto sarà una occasione per conoscere più da vicino la genesi di alcuni canti che ci fanno ridere, pensare, ringraziare il cielo e ballare, senza sosta, al ritmo del virtuosismo dei musicanti gitani.

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Urban Dance Contest nasce come nuovo concept di evento nazionale per promuovere la danza urbana in tutte le sue forme in Italia. Il format, aperto a tutte le ASD, si pone come obiettivo la valorizzazione di tutte le discipline Street (HipHop e Contaminazioni), mettendo al centro della scena le crew, i gruppi di ballerini e il loro lavoro coreografico, i solisti, i freestyler e i breaker, di tutte le età e livello.

L’evento partirà dalle ore 15:00 con masterclass per ogni età e livello, tutte gratuite, condotte da diversi artisti professionisti:

Elena Fanelli, Contemporary ore 15:00

Sunty Del Pomo, Pilates ore 15:45

Flacko Damiani, Krump ore 16:00

Wolly: Dancehall ore 16:30

Sonny Olumati, Hip-Hop e House Dance ore 17:00

le masterclass sfoceranno poi in un contest 1vs1 in cui ci si potrà sfidare mettendo in pratica tutte le conoscenze e mostrando se stessi. La battle di storytellers avrà poi un vincitore che verrà premiato da tre giudici che seguiranno l’intera competizione. Questo fantastico e dinamico evento, che prende il nome di “Raccontaci”, da cui l’idea di portare un contest basato sull’interpretazione personale della danza e dell’arte in generale, filtrate dalle singole persone in modo soggettivo, è a sua volta inserito in un ulteriore evento di segnalazioni letterarie presentato da Riccardo Evangelista, che inizierà alle ore 19:15, nel medesimo piazzale Elsa Morante, con la partecipazione di Giorgia Messa, Alessandro Orofino, Sonny Olumati, Federico Sergio, e in collegamento, il fondatore di segnalazioni letterarie Alberto Raffaelli, di dibattere su letteratura, libri e cultura. L’ingresso e la partecipazione al contest e ad entrambi gli eventi è totalmente gratuito e aperto a chiunque voglia partecipare e respirare un po’ di arte.

Info e iscrizioni all’Urban Dance Contest entro il 25 agosto: iscrizionicontest2023@gmail.com

Info e prenotazioni per l’evento letterario: albertoraf2@gmail.com

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“Io vedo…” è una performance tenuta dalla performer Barbara Lalle che conclude un percorso creativo iniziato il 21 luglio nato dall’idea di dare la possibilità alle persone di fermarsi un attimo prendendosi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni per dedicarsi del tempo per guardarsi dentro con i loro stessi occhi e descrivere ciò che vedono realmente. Lo spettacolo è accompagnato dall’istallazione sonora di Eugenio Scrivano che attraverso la musica riesce a rendere la sensibilità delle parole delle persone con una profondità tale da entrare nei vostri cuori.

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Ospiti di questa serata saranno i protagonisti del progetto equosolidale “Le Botteghe Del Mondo”, donne e uomini che lottano da tempo per realizzare e promuovere un nuovo tipo di commercio che è possibile realizzare; loro ne sono la prova. Racconteranno una storia che include tante storie: si viaggerà con i protagonisti delle botteghe del mondo, costruttori di ponti con i paesi più svantaggiati e imprenditori per uno sviluppo sostenibile. Si parlerà di valori umani, tra resistenza e lotta, pace tra popoli e culture diverse, natura e rispetto per essa. Non mancherrano però botteghe che mostrenanno il processo di produzione alla base del loro commercio e un’ondata di innovazione che vi farà conoscere tutte le possibili sfide future che continuerà ad affrontare il commercio equo. Alla serata saranno ospiti anche i migranti del centro San Bernardo di Via Laurentina, protagonisti del laboratorio “Black Reality: odio gli indifferenti” che ci accompagneranno con performance a cura di Gianluca Riggi.

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Dal 1 al 3 settembre ospitiamo tre serate di teatro nel festival a cura di Marcello Sambati, intitolate “L’Immaginario Ha Gli Occhi Aperti”.

L’immaginario che precede e nutre il pensiero, coscienza e sentimento del tempo come flusso, che esalta l’accadere nel suo ritmo biologico, che si arresta nella sospensione, nell’opera concepita come attimo fuggente. L’opposto della rappresentazione o della forma non è il frammento, ma il continuo: la forma è il limite che appartiene alla lingua dell’immaginazione , che lega insieme le alterità, le differenze, il prima e dopo, il luminoso e l’impalpabile, le tenebre alla luce, lo sguardo all’inconoscibile.

Un viaggio in una terra vergine tra foreste di linguaggi e territori che il teatro raramente frequenta e in cui la poesia, la danza e la musica esplorano e vi dimorano.

  • 1 settembre, ore 21:00: Flavio Arcangeli Imposture, Marcello Sambati Floema, Sara Firrarello Pezzi Pezzi;
  • 2 settembre, ore 21:00: Lucia Guarino Pinocch-io, Marcello Sambati Immagine, Elena Rosa Bocca Nuova;
  • 3 settembre, ore 21:00: Melissa Lohman Cifrario, Marcello Sambati Piccole Vite.

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LABORATORI

Si propone un laboratorio intensivo che vuole affrontare il tema dell’indifferenza, che vuole creare interessi culturali ed artistici in luoghi desueti o in gruppi di persone non preparate ad affrontare  simili percorsi: quante cose cambiano intorno a noi anche quotidianamente senza che apparentemente nulla muti nelle nostre vite, ma in realtà meno siamo suscettibili al mutamento più i nostri sensi si pietrificano, diveniamo incapaci di vedere, di sentire, di commuoverci e commuovere.

I prossimi appuntamenti si svolgeranno presso il Centro Sai San Bernardo in via Laurentina, 447.

Il 30 agosto un esito di laboratorio aperto al pubblico sarà in programma presso la Biblioteca Laurentina.

“Io vedo….” è una la performance partecipativa di lunga durata e riprese; un incontro dove si incrociano racconto, autonarrazione, esperienze, suggestioni intorno allo sguardo di chi parteciperà.

Barbara Lalle (performer), Eugenio Scrivano (intervento sonoro e musicale), Michela Becchis e Roberta Melasecca (curatrici)

La città inservibile

La città inservibile. Morfologie indisciplinate, una mostra-progetto a cura di Michela Becchis, realizzata con il contributo e l’organizzazione di Officine delle Culture aps.

Opening giovedì 20 aprile, dalle ore 18,00 alle 21,00

Finissage sabato 13 maggio, dalle 18,00 alle 21,00

La città inservibile è il punto di arrivo di un percorso iniziato un anno fa e che ha visto dialogare in più occasioni 4 artiste e 4 studiose intorno al tema della città e dello spazio urbano. L’incontro fra le diverse sensibilità nell’indagare un “luogo” dalle molte identità, spesso permeato da visioni pregiudiziali, restituisce 4 mostre, molto differenti per medium e immaginari attivati, ciascuna con uno suo spazio definito all’interno di Studio Campo Boario ma tutte allestite in contemporanea: sono percorsi paralleli scaturiti dallo stesso campo di ricerca, frutto di una serie di riflessioni che si sono accavallate nel tempo.

Il risultato è una intensa trama di relazioni che si rimandano l’un l’altra, offrendo un ventaglio di letture della città: sono letture lucide, conflittuali, illuminate da angolazioni impreviste, che criticano e frantumano qualsiasi cornice omologante. Quali corpi attraversano le nostre città? Quale sguardo oltrepassa la paura per elaborare al femminile pratiche di libertà? Come si può costruire uno spazio urbano dove l’inquietudine si trasformi in elemento conoscitivo e il turbamento in dispositivo per far emergere nuove visioni?

Questo dialogo, non usuale e aperto, ha “formato” delle coppie che agiscono insieme in questo arcipelago di esposizioni:

Sonia Andresano con Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice;

Un disordine difficilmente sanabile riempie lo spazio. Un dissesto che compromette l’equilibrio si espande in un sotterraneo romano. Sulla pavimentazione si specchia l’immagine di una risalita, in questa geometria del disagio, un paesaggio riemerge da una buca.

Francesca Balducci con Daniela Angelucci, docente di Estetica;

Le 12 tavole che compongono il lavoro di Balducci rappresentano paesaggi materici inglobati all’interno di figure. Frutto di una pratica di cammino condotta all’interno della città intesa come relazioni e imprevisti e testimonianza delle alterità incontrate, delle emozioni vissute nei luoghi attraversati.

Matilde Cenci con Federica Castelli, docente di Filosofia politica;

Nel suo lavoro fotografico, Cenci costruisce una “città del desiderio” che accoglie elementi naturali e tecnologici con una sua mitologia, un suo passato, suoi abitanti: antichi disegni di cellule diventano le sue mappe e alcune creature alchemiche si presentano come idoli di un luogo urbano che sfugge a ogni binarismo.

Priscilla Pallante con Serena Olcuire, urbanista.

Uno studio preparatorio sulla percezione subliminale nello spazio urbano attraverso modelli, quantitative data, rappresentazioni, artifici. l’Umano e l’Artificiale collaborano ad una riflessione su quanto il pre-giudizio o l’assenza di uno sguardo giudicante possano condurre ad un’alterazione dei dati o, talvolta, alla loro sublimazione.

Il 26 aprile alle 18,00 talk con tutte le protagoniste del progetto.

Il 6 maggio Francesca Balducci e Daniela Angelucci condurranno un laboratorio in cui i partecipanti daranno vita a una personale mappatura di Roma, un’autonarrazione visiva dei luoghi.

La città inservibile, a cura di Michela Becchis.

Studio Campo Boario di Alberto D’Amico, via Campo Boario 4

Orari: dal giovedì al sabato 18,00 – 20,00 o su appuntamento

Info: info@officinadelleculture.org – 3492139838 Evento Facebook

Il Natale più pop della capitale

19 dicembre 2022 h 20.30

SPAZIO ROSSELLINI 

Via della Vasca Navale 58, Roma

Se puoi sognarlo, puoi farlo!

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 20 dicembre con And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Il 19  dicembre And suddenly I’m not so alone propone IL CONCERTO DI NATALE PIU’ POP DELLA CAPITALE. Il progetto nasce da un’idea del M° Claudio Zitti, fondatore insieme alla cantante Ina Casalino dell’Associazione ItaliAllegra; noto musicista ha calcato i palchi di tutto il mondo come Pianista/Tastierista di numerosi artisti italiani, fra cui Laura Pausini, Ron, Biagio Antonacci, Sabrina Salerno, Patty Pravo, Mietta, Al Bano e Romina Power, Nicola di Bari e  molti altri. Da qualche anno Claudio Zitti è tornato ad insegnare nella scuola pubblica e ha voluto mettere al servizio dei ragazzi la sua esperienza in campo musicale dando vita al Concerto di Natale più pop della capitale. Per realizzare tale progetto ha chiamato i suoi “amici musicisti”, compagni di tanti concerti e tourneé.

Lo spettacolo prevede uno “show musicale” di circa h. 2,00  nel quale verranno eseguite le canzoni più famose legate al Natale……. e non solo! 

Ospiti della serata insieme agli allievi e alle allieve musiciste di Claudio e Ina saranno Sabrina Marciano, protagonista femminile del Musical di successo Mamma Mia, Marco Boni che ha rappresentato l’Italia allo Junior Eurovision Song Contest 2018, Ernesto Schinella ex bambino prodigio, ha esordito nel programma “Ti lascio una canzone” condotta da Antonella Clerici, la giovane artista Sarah Jane Olog, il giovane cantautore Joao Ratini, Nicolò D’Angelo il crooner romano, leader della grande Orchestra The Unforgetable, che parallelamente porta avanti un progetto importante di Musicoterapia a sostegno dei bambini autistici, Guido Trotto attivo nel panorama del pianobar romano, l’attrice di teatro Giorgia Palmucci, l’attore – cabarettista Gianfranco Phino.

Tutti saranno accompagnati dalla Christmas WonderBand diretta dal M° Claudio Zitti così formata: alla chitarra Stefano Antonelli, alla batteria Salvatore Leggieri, al basso Francesco Puglisi, al sassofono Alessandro Tomei, al pianoforte Morgan Zitti…e come ogni anno, non mancheranno le sorprese.

SPAZIO ROSSELLINI Via della vasca Navale, 58
Biglietti 15,00 € ridotti 10 € Prevendita su Dice.fm
Info officinadelleculture.org info@officinadelleculture.org

La MeJO Orchestra allo Spazio Rossellini

LA MEJO ORCHESTRA. METROPOLITAN JAZZ ORCHESTRA

DIRETTORE: Antonello Sorrentino

OSPITE: Francesco Lento

ARRANGIATORI

Francesco Spinazza, Marco Battigelli, Leonardo Pruneti, Gerardo Pepe, Emanuele Guarnieri, Antonello Sorrentino, Vittorio Solimene, Giacomo Serino

TROMBE

Matteo Costanzi, Iacopo Teolis, Tiziano Ruggeri, Giacomo Serino

   SASSOFONI

Simone Alessandrini, Gabriel Marciano, Federico Pascucci, Filippo Bianchini, Federico D’Angelo

TROMBONI

Edward Arosemena, Andrea Serino, Andrea Angeloni, Stefano Coccia

Vittorio Solimene – Piano

Giulio Scianatico – Contrabbasso

Valerio Vantaggio – Batteria

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 20 dicembre con And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Il 20 dicembre And suddenly I’m not so alone propone la MeJO Metropolitan Jazz Orchestra in concerto, un ensemble di musicisti e arrangiatori giovanissimi e molto talentuosi che ospitano in questo concerto Francesco Lento che suona Cedar Walton

La MeJO (Metropolitan Jazz Orchestra), nata da un’idea di Giacomo Serino e Iacopo Teolis, è una big band di sedici elementi composta da alcuni dei migliori solisti Jazz attivi nel panorama musicale romano e nazionale. La caratteristica della MeJO è la collaborazione con ospiti e direttori differenti all’incirca ogni quadrimestre, aggiornando il proprio repertorio e arricchendo così la propria esperienza e identità musicale.

Un’orchestra ‘dal basso’, dunque, che ha come ulteriore linea guida quella di commissionare gli arrangiamenti ai giovani compositori e arrangiatori italiani, così da potere suonare le loro opere altrimenti silenti.  In un solo anno di attività le collaborazioni sono state con Antonello Sorrentino, disco in uscita nel 2023, Giovanni Amato, concerto al RomArt Factory, con Peppe Servillo, Costanza Alegiani, Marco Tiso e Gianluigi Giannatempo alla Casa Del Jazz.

SPAZIO ROSSELLINI
Via della vasca Navale, 58
Biglietti 15,00 € ridotti 10 € Prevendita su Dice.fm
Info officinadelleculture.org 

info@officinadelleculture.org

Ans suddenly I’m not so alone – Spazio Rossellini

Contro l’individualismo e la solitudine And suddenly I’m not so alone – e improvvisamente non sono così solo – propone di coltivare le relazioni di una comunità, offre l’importante opportunità di animare diverse periferie confinanti dove lo spettacolo dal vivo ha difficoltà ad entrare come strumento aggregativo per mancanza di spazi e offerta culturale.

L’Officina delle Culture aps in collaborazione con l’associazione Rosa Shocking, Pindoc e ItaliAllegra tra Spinaceto, Tor de’ Cenci, Vitinia, Castel di Leva, Laurentino e Valco San Paolo anima questo grande territorio periferico di musica e danza fino al 21 dicembre. Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro   –   Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

Dal 25 al 27 novembre allo Spazio Rossellini proposti 2 concerti e 2 spettacoli di danza contemporanea.

Venerdì 25 novembre, ore 21.00 nella giornata dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, sul palco del Rossellini per Donne in jazz sarà una serata dedicata interamente alle più belle canzoni d’amore di jazz americano e italiano cantate da donne per le donne. Brani come Sophisticated Lady, The man I love, Love, Summertime, The Girl from Ipanema, 4 Marzo e molte altre. Ci saranno letture di donne per le donne, testimonianza di violenza subita e dalla quale ci si è rialzati, le canzoni di lotta per la pace di Miriam Makeba e le poesia di Wislawa Szimborska lette da Sabrina Knaflitz. Le musiciste rispondono in musica alla voglia di pace e di musica di qualità e non violenta.

Partecipano Nicky Nicolai, Tasha Rodrigues, Lucia Filaci, Elisabetta Serio, Fabiana Rosciglione, Giulia Salsone, Andrea Rea, Daniele Sorrentino, Luigi Del Prete e con la partecipazione straordinaria di Stefano Di Battista.

Ingresso 15 € Prevendita su Dice

Sabato 26 novembre, ore 22.oo Rome in calling riunisce in un nuovo progetto elettronico, Martux_m produttore e performer elettronico, Dj Baro produttore, disc jockey, beatmaker, e P41 producer e performer elettronico, tre riferimenti del movimento underground capitolino. I tre artisti daranno vita ad una serata molteplice e policroma del linguaggio musicale elettronico. Una ripartenza dell’intrattenimento sociale che sceglie un linguaggio musicale universale che vada oltre le superficiali distinzioni di genere.

La matrice contemporanea attraversa il funk, la computer music e i ritmi serrati ed ipnotici della techno nordeuropea trovando un minimo comune denominatore nel beat o nel bit come unità in grado di esprimere un ritmo o un’informazione digitalizzata.

Rome is calling attraverso le performance di questi tre artisti rappresentativi della scena romana, offre con i loro differenti stili, un messaggio musicale articolato del sound elettrocapitolino, che si apre verso “grafie” elettroniche, dove immagini e suoni delineano un quadro completo dello stato attuale dell’arte elettronica internazionale.

I tre artisti attraverso le loro performance commissionate appositamente per la serata di Rome is Calling, garantiranno un programma di ascolto esclusivo, al quale non si può mancare, o meglio dire: al quale non si può non rispondere.

Ingresso 15 € Prevendita su Dice

Domenica 27 novembre in programma due spettacoli di danza contemporanea: “Broke the ice and saw the eclipse”, di Giovanna Velardi ore 18.00 e Canto Pop di e con Fabio Ciccalè.

BROKE THE ICE AND SAW THE ECLIPSE

𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗽𝘁 G𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗻𝗮 V𝗲𝗹𝗮𝗿𝗱𝗶

coreografia Giovanna Velardi

interpreti Giovanna Velardi e Federico Brugnone costumi Dora Argento

coordinamento progetto drammaturgia Roberta Nicolai consulenza registica Luciano Colavero

consulenza drammaturgica Andrea Milano, Matteo Finamore organizzazione Danila Blasi

comunicazione Benedetta Boggio una produzione PinDoc

con il sostegno di MiC e Regione Siciliana

con la collaborazione di Triangolo Scaleno/Festival Teatri di Vetro, Rosa Shocking/Festival Tendance, Armunia/Festival Inequilibrio, Spazio Franco

Matteo Finamore e Andrea Milano sono stati selezionati per il presente progetto tra i partecipanti a “Esercizi di Regia 2019”.

si ringrazia La Vicaria, casa della compagnia Sud Costa Occidentale

Un lui e una lei. Una lotta. Inizio o fine di una crisi? Turbolenza di un inizio d’amore o ultimi colpi di una fine? La luna accompagna l’attesa di lei, lui spolvera la memoria, ripensando in maniera ossessiva a che cosa ha portato alla crisi. Ragliante lei, eclissato lui, che insiste nella sua mascherata. Si fa buio spesso, è crisi. L’incontro tra un uomo e una donna, che come due corpi celesti gravitano l’uno nell’orbita dell’altro, fino a scontrarsi per generare la più grande esplosione di luce, l’apocalisse. Il racconto di un cambio di stato, di come l’incontro può trasformarsi in scontro, di come il ghiaccio può diventare acqua o vapore e tornare ghiaccio. Rompere il ghiaccio, far sì che mai più si ricomponga non è una cosa semplice da realizzare. Come cambiare il punto di vista? Come arrivare a un vis-à-vis senza occhiali?

CANTO POP

di e con Fabio Ciccalè

luci Danila Blasi

consulenza musicale e montaggio Dixie Ramone, Wolfman Bob una produzione PinDoc

con il contributo di MiC e Regione Siciliana con il sostegno di San Lo’- Roma

grazie a Roberta Nicolai

tappeto sonoro per solo danzato

Quale canzone ha segnato la tua infanzia? Quale canzone ha segnato la tua adolescenza? Quale canzone associ al tuo primo amore?

Quale canzone consideri un capolavoro assoluto? Quale canzone non vorresti mai riascoltare?

Quale canzone canti spesso sotto la doccia?

Canto Pop parte da queste semplici domande per arrivare ad una composizione uditiva e visiva che si colloca tra teatrodanza e avanspettacolo. La pièce è costruita su un tappeto sonoro di musiche e parole che hanno segnato la storia della canzone sul quale il protagonista propone un carosello di danze ironiche, grottesche, sensuali, romantiche, didascaliche, accomunate dalla voglia di provocare stupore e epifania.

Il progetto abita la periferia da Spinaceto (Casa9) a Vitinia (Vitinia Sporting Club), da Tor de’ Cenci (Centro Anziani Aldo Serafinelli) a Castel di Leva (La Nuova Arca), dal Laurentino (Atlantico Live e Biblioteca Laurentina) e Valco San Paolo (Spazio Rossellini).

SPAZIO ROSSELLINI

Via della vasca Navale, 58

Biglietti jazz ed elettronica 15,00 €

Danza contemporanea 10,00 € a spettacolo, 15,00 per entrambi

Prevendita su Dice.fm

Info www,officinadelleculture.org

info@officinadelleculture.org

Euridice non può tornare

al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia sabato 3 settembre

Officina delle culture in collaborazione con Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

presenta

Euridice non può tornare

ispirato al testo Euridice non può tornare. poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati

voce e testo Marcello Sambati

sonorità Claudio Moneta, Marcello Sambati

danza Alessandra Cristiani

 “ .: non svegliarmi, ti prego,

non svegliarmi

L’Officina delle Culture, che ha risposto ad un bando pubblico del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, propone qui nei meravigliosi giardini “Euridice non può tornare” ispirato al testo Euridice non può tornare. poema coreografico della dimenticanza di Marcello Sambati. Voce e testo Marcello Sambati, sonorità Claudio Moneta e Marcello Sambati, danza Alessandra Cristiani.

L’evento è compreso nel biglietto di ingresso del Museo al costo di 3 €.

Questa figura mitologica ci incanta, ci sospende, ci incatena alla voce secolare che la vuole donna non più raggiungibile, bene supremo di cui si perde il contatto e la vista, nell’oscurità di ogni luogo e di ogni tempo, reali e immaginari. Ci trattiene sulla soglia, sulla percezione minima, sottile di quell’unico passo irriducibile e definitivo…. in uno stordimento che solo l’esperienza fisica del limite o lo struggimento per una sensazione possono provocare nell’animo umano. Nel linguaggio acre e intimo delle grandi leggende si ritorna alle radici vive dei bisogni e misteri primari. La poesia con i suoi versi è l’unica arma in grado di rendere docile una materia così tagliente, di avvicinarsi dolcemente alle fragilità umane e divine.

qualcuno,

nessuno, è stato qui

ricordo,

sorgente.”

“Al di qua della soglia che lo sguardo non può oltrepassare, col cuore nell’ombra, il poeta ascolta l’inudibile. La sua parola dice la vanità di ciò che chiamiamo Essere, la cui natura è effimera come un soffio di vento. Egli è consapevole che la parola poetica non può salvare nulla, ma il suo fallimento darà conto dell’impossibilità del ritorno. Dalle regioni dello smarrimento, dall’abisso, Euridice non può tornare. È la vita che non può tornare.

La figura di Euridice ha ispirato questi frammenti sulla fragilità del corpo umano (il minuto e fragile corpo umano, Benjamin): il suo essere tutto e poi niente, una vita e una morte, presenza e poi per sempre assenza. Queste parole rarefatte costituiscono le tracce che richiamano dalla dimenticanza e dall’oblio affetti, gesti ed eventi di una figura femminile scomparsa. La danza e il teatro sono gli spazi dell’anima che rendono possibile non il ritorno di ciò che non esiste più, ma l’apparizione del sembiante e il ricordo di tutte le perdite, di tutte le assenze.”

 “un’ala

Senza mistero”

L’Officina delle Culture APS associazione che promuove la diffusione delle arti come insieme di culture in movimento, in confronto, in continuo scambio e reciproco arricchimento, che vuole valorizzare la migrazione di idee, valori, esperienze e sostenere una nuova solidarietà tra gli esseri umani, inaugura con questo evento un settembre ricco di iniziative in cui presenterà la rassegna Officina estate al Centro Culturale Elsa Morante dall’11 e l’Errichetta Festival al Monk dal 30 fino al 2 ottobre.

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9 Roma

SABATO 3 SETTEMBRE ORE 20.30

L’evento è compreso nel biglietto di ingresso

del Museo al costo di 3 €.

Prenotazioni info@officinadelleculture.org

www.officinadelleculture.org

Evento Facebook

Favole dal mondo per PerFormAzione Sociale a La Nuova Arca

Venerdì 15, 22 e 29 luglio alle 15.30 un musicista e un narratore racconteranno di Africa, India e Sud America a bambini dai 6 ai 13 anni. Per il progetto PerformAzione Sociale finanziato dal bando Comunità Solidali 2020 della Regione Lazio l’Officina delle Culture in collaborazione con Martelive presenta tre appuntamenti di Favole dal Mondo ad ingresso libero nei meravigliosi spazi de La Nuova Arca in via Castel di Leva. Favole raccontate con strumenti musicali tradizionali da cantastorie di eccezione per portarvi in giro per il mondo. Lingue, musiche e magie di tante culture diverse. Si viaggerà con la fantasia e con gli occhi. Favole, strumenti musicali e paesi lontani per accompagnarci in un variopinto viaggio e per insegnarci a rimanere incantati dalla bellezza delle culture che si guardano e che si scoprono a vicenda, per facilitare dalla conoscenza il rispetto reciproco.

15 luglio, ore 15.30 In Africa con Moustapha Mbengue

22 luglio, ore 15.30 in Sud America con Gloria Mendiola

29 luglio, ore 15.30 in India con Rashmi Bhatt

presso La Nuova Arca – via Castel di Leva, 416

Una merenda biologica sarà offerta ai bambini partecipanti.

ingresso libero con prenotazione info@officinadelleculture.org – 393 9929813